INDICE
§ 1. L’obbligo di fatturazione elettronica.
§ 2. La predisposizione della fattura.
§ 3. L’invio della fattura.
§ 4. L’accettazione della fattura.
§ 5. La conservazione della fattura.
§ 6. Le fatture elettroniche ricevute.
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Abilitare i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, ai quali è possibile accedere tramite SPID o con il proprio dispositivo di firma digitale.
Il sito Fatture e corrispettivi dell’Agenzia delle Entrate è raggiungibile a questo indirizzo.
§ 1. L’obbligo di fatturazione elettronica.
Gli avvocati residenti, stabiliti o identificati nel territorio dello Stato italiano hanno l’obbligo di fatturazione elettronica alla Pubblica Amministrazione (L. n. 244/2007, art. 1, co. 209 e ss.) ed ai soggetti privati (L. n. 205/2017, art. 1, co. 909 e ss.).
Dal 1* luglio 2022, anche gli avvocati aderenti al regime agevolato dei contribuenti cc.dd. minimi (L. n. 111/2011) e dei forfettari (L. n. 190/2014) con un reddito 2021 maggiore di € 25mila, hanno l’obbligo di emettere fattura elettronica ai clienti privati, e non solo nei confronti della P.A.
§ 2. La predisposizione della fattura.
La fattura deve essere predisposta in un file di formato XML, quindi trasmessa al Sistema di Interscambio (SDI) gestito dall’Agenzia delle Entrate, che infine provvede a consegnarla al destinatario.
§ 2.1 Il contenuto del file
Il file deve rispettare lo schema xml ministeriale.
Oltre ai dati della fattura tradizionale, la fattura elettronica deve altresì riportare il codice destinatario, ovvero:
- se P.A.: il CUU (Codice Unico Ufficio), reperibile nel registro IPA (Indice Pubbliche Amministrazioni)
- se soggetto privato italiano:
- se titolare di partita IVA: lo SDI o la PEC
- se privo di partita IVA: 7 zeri (0000000)
- se soggetto estero: 7 x (XXXXXXX)
§ 2.2 Il nome del file
Il nome del file deve avere il seguente formato (FONTE):
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- il Codice Paese individua la Nazione dell’avvocato che emette la fattura (nel ns. caso, IT)
- l’Identificativo univoco del Trasmittente è il codice fiscale dell’avvocato che emette la fattura (ad es., RDUJRJ72C21L452F)
- underscore (“_”)
- il Progressivo univoco del file consiste in una stringa alfanumerica lunga al massimo 5 caratteri, che identifica in modo univoco il file della fattura, indipendente dal numero della fattura stessa.
Nell’esempio fatto:
ITRDUJRJ72C21L452F _00001.xml
ITRDUJRJ72C21L452F _00001.xml.p7m
Gestiolex è in grado di suggerire il numero progressivo della fattura elettronica.
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§ 2.3 Il software per la redazione della fattura
Gestiolex è in grado di generare il file xml della fattura elettronica secondo le specifiche tecniche.
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In alternativa, è possibile utilizzare i seguenti software dell’Agenzia delle Entrate:
§ 2.4 La sottoscrizione digitale del file da inviare
Nel caso di fatture emesse nei confronti di P.A., il file xml deve essere previamente sottoscritto con firma digitale CadES (formato “.xml.p7m”) o XAdES (formato “.xml”).
§ 2.5 Il controllo preliminare del file da inviare
Prima della trasmissione allo SDI, è possibile controllare il file xml tramite questo servizio disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate, previo login.
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Il controllo online verifica la conformità della fattura xml rispetto alle specifiche nonché l’esistenza in anagrafe tributaria dei codici fiscali e delle partite IVA ma non controlla eventuali duplicati del numero di documento o del progressivo di invio.
§ 3. L’invio della fattura.
La fattura deve essere trasmessa al Sistema di interscambio (SDI) via PEC o FTP:
- nel primo caso, il file (dimensione massima: 5 MB) deve essere spedito a mezzo PEC all’indirizzo sdi01@pec.fatturapa.it (dopo il primo invio l’Agenzia delle Entrate Ti comunicherà l’indirizzo email definitivo); oggetto e corpo della PEC è a discrezione del mittente
- nel secondo caso, il file (dimensione massima: 30 MB) deve essere caricato tramite l’apposito servizio dell’Agenzia delle Entrate, previo login.
§ 4. L’accettazione della fattura.
Una volta ricevuto il file della fattura, il SDI gli assegna un identificativo e verifica:
– nomenclatura ed unicità del file trasmesso;
– dimensioni del file;
– integrità del documento;
– autenticità del certificato di firma;
– conformità del formato fattura;
– coerenza e validità del contenuto della fattura;
– unicità della fattura;
– recapitabilità della fattura.
Nel caso di: a) controlli con esito negativo, il SDI invia al soggetto trasmittente una notifica di scarto; b) controlli con esito positivo, il SDI invia al soggetto trasmittente una notifica di accettazione e trasmette la fattura elettronica al destinatario depositandogliela nel proprio cassetto fiscale.
Le notifiche di accettazione o scarto sono in formato xml e possono essere visualizzate con questa applicazione.
§ 5. La conservazione della fattura.
La conservazione a norma delle fatture elettroniche può essere effettuata tramite l’omonimo servizio offerto gratuitamente dall’Agenzia delle Entrate, raggiungibile a questo indirizzo, previo login.
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§ 6. Le fatture elettroniche ricevute.
Tutte le fatture elettroniche (nonché le note di variazione) emesse e ricevute attraverso il Sistema di Interscambio sono accessibili attraverso il Servizio “Consultazione” del sito Fatture e Corrispettivi dell’Agenzia delle Entrate.
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Per approfondimenti, consulta https://www.fatturapa.gov.it/ e le FAQ del CNF